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Decreto del Presidente della Repubblica 22 settembre 1988, n. 447 - Approvazione del codice di procedura penale.

26175
Stato 50 occorrenze
  • 1988
  • LLI - Lingua legislativa Italiana
  • diritto
  • ITTIG
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Decreto del Presidente della Repubblica 22 settembre 1988, n. 447 - Approvazione del codice di procedura penale.

2. La richiesta dell'imputato è sottoscritta da lui personalmente o da un suo procuratore speciale.

Decreto del Presidente della Repubblica 22 settembre 1988, n. 447 - Approvazione del codice di procedura penale.

4. Nel determinare le modalità dell'esperimento, il giudice, se del caso, le opportune disposizioni affinché esso si svolga in modo da non

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3. Se si tratta di parti private, la sottoscrizione dell'atto deve essere autenticata da un notaio, da altra persona autorizzata o dal difensore.

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2. La persona offesa e i testimoni possono essere citati anche oralmente da un ufficiale giudiziario o da un agente di polizia giudiziaria.

Decreto del Presidente della Repubblica 22 settembre 1988, n. 447 - Approvazione del codice di procedura penale.

3. La sentenza è pubblicata in udienza subito dopo la deliberazione, mediante lettura del dispositivo fatta dal presidente o da un consigliere da lui

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4. Se l'esecuzione concerne più provvedimenti emessi da giudici diversi, è competente il giudice che ha emesso il provvedimento divenuto irrevocabile

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Denuncia da parte di privati

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Reato commesso da persone ignote

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Arresto da parte della polizia giudiziaria

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3. La rinuncia non ha effetto finché la parte non risulti assistita da un nuovo difensore di fiducia o da un difensore di ufficio e non sia decorso

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1. Con il provvedimento che dispone gli arresti domiciliari, il giudice prescrive all'imputato di non allontanarsi dalla propria abitazione o da

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Opposizione proposta soltanto da alcuni interessati

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Incompatibilità determinata da atti compiuti nel procedimento

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Facoltà di arresto da parte dei privati

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2. Il consenso deve risultare da atto pubblico o da scrittura privata autenticata e può essere prestato a non più di uno degli enti o delle

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raccolta a verbale ovvero mediante telegramma o lettera raccomandata con sottoscrizione autenticata da un notaio o da persona autorizzata o dal difensore.

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2. L'ausiliario che assiste il giudice lettura dell'imputazione.

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Limiti alla connessione nel caso di reati commessi da minorenni

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4. La corte esecuzione alla rogatoria con ordinanza.

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1. La domanda di grazia, diretta al Presidente della Repubblica, è sottoscritta dal condannato o da un suo prossimo congiunto o dal convivente o dal

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2. Per rintracciare le cose da sottoporre a sequestro o per accertare altre circostanze utili ai fini delle indagini, l'autorità giudiziaria o gli

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2. Se la corte non accoglie la richiesta, contro la relativa ordinanza può essere proposto ricorso per cassazione da parte del procuratore generale

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ovvero giovarsi della domanda già proposta da altri. Se la domanda è presentata soltanto da alcuna delle predette persone, questa deve fornire

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Denuncia da parte di pubblici ufficiali e incaricati di un pubblico servizio

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Richiesta di copie di atti e di informazioni da parte del pubblico ministero

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Richiesta di copie di atti e di informazioni da parte del ministro dell'interno

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3. Il presidente della corte fissa la data dell'udienza e ne comunicazione al procuratore generale.

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2. Della eventuale continuazione delle operazioni peritali il perito comunicazione senza formalità alle parti presenti.

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1. Nell'udienza, il presidente o il consigliere da lui delegato fa la relazione della causa.

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1. Il pubblico ministero presso il giudice che ha pronunciato il provvedimento impugnato può rinunciare alla impugnazione da lui proposta fino

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3. Ogni decreto di irreperibilità deve essere preceduto da nuove ricerche nei luoghi indicati nell'articolo 159.

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2. Il pubblico ministero, quando non propone impugnazione, provvede con decreto motivato da notificare al richiedente.

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3. Della fissazione dell'udienza il giudice inoltre comunicazione al procuratore generale presso la corte di appello.

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1. La nullità di un atto rende invalidi gli atti consecutivi che dipendono da quello dichiarato nullo.

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) costituisce illecito disciplinare quando il fatto è commesso da impiegati dello Stato o di altri enti pubblici ovvero da persone esercenti una

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2. Il giudice immediata lettura del provvedimento. La lettura equivale a notificazione per le parti presenti.

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1. Il giudice penale risolve ogni questione da cui dipende la decisione, salvo che sia diversamente stabilito.

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5. Il testimone può essere autorizzato dal presidente a consultare, in aiuto della memoria, documenti da lui redatti.

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1. Il giudice non può utilizzare ai fini della deliberazione prove diverse da quelle legittimamente acquisite nel dibattimento.

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3. La richiesta per la restituzione nel termine è presentata, a pena di decadenza, entro dieci giorni da quello nel quale è cessato il fatto

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4. Gli ufficiali e gli agenti di polizia giudiziaria non possono deporre sul contenuto delle dichiarazioni acquisite da testimoni.

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1.Non possono intervenire come testimoni ad atti del procedimento: a) i minori degli anni quattordici e le persone palesemente affette da infermità

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1. La sentenza è pubblicata in udienza dal presidente o da un giudice del collegio mediante la lettura del dispositivo.

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4. Per l'osservanza dei predetti adempimenti, il giudice o il presidente del collegio le disposizioni occorrenti nel relativo verbale.

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2. La sentenza è soggetta a ricorso per cassazione da parte del procuratore generale presso la corte di appello e dell'interessato.

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1. E' consentita l'acquisizione, anche di ufficio, di qualsiasi documento proveniente dall'imputato, anche se sequestrato presso altri o da altri

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4. Il giudice provvede in merito agli atti che devono essere acquisiti al fascicolo per il dibattimento ovvero eliminati da esso.

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2. L'esistenza di un fatto non può essere desunta da indizi a meno che questi siano gravi, precisi e concordanti.

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2. Tale facoltà può essere esercitata solo se sui fatti e sulle circostanze da contestare il testimone abbia già deposto.

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3. L'incompetenza derivante da connessione è rilevata o eccepita, a pena di decadenza, entro i termini previsti dal comma 2.

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